Da 0 a 100 — Come prepararsi per affrontare un percorso di 100km in BDC partendo da zero. (Parte seconda)

Ed eccoci qui ad iniziare veramente a pedalare .

L’obbiettivo dei 100km é distante ma ricordatevi che la cosa più importante é iniziare a salire il primo scalino di una lunga scala.

Dobbiamo decidere anche come organizzare gli allenamenti, che dovranno essere personalizzati in base al proprio tempo libero e alle proprie esigenze.

Iniziamo il primo mese con un allenamento 3+1 .

La prima settimana sarà caratterizzata da 3 allenamenti.

Le prime 2 uscite andranno fatte su percorsi pianeggianti e possibilmente con poco traffico per poter capire al meglio il funzionamento della bici, con le posizioni ottimali e anche il funzionamento del cambio .

Pedaleremo in modo molto blando senza guardare velocità e media oraria. L’unico fattore da considerare é la CADENZA, deve oscillare dai 75-85 in pianura e non deve scendere sotto i 60 in salita.

Effettuare allenamenti da 90 minuti.

Passata la prima settimana si passa alla seconda.

Dove affronteremo percorsi da 120 minuti e una piccola salita.

La cadenza sale, si passa a 80-100 in pianura e in salita non meno di 70 alternado dei tratti di 20 secondi in piedi a 60 pedalate.

Alla fine di queste 2 settimane abbiamo gia nelle gambe 250 km non male come inizio.

Ricordatevi di fare stretching e di non guardare gli amici più forti o i ciclisti che passano ..

State preparando le fondamenta .

Terza ed ultima settimana di allenamento prima di un po di relax.

Allenamento sempre agile senza affaticare muscoli, durante le 2 sessioni settimanali aggiungete ripetizioni da qualche minuto alla massima cadenza possibile e un bel lungo di ameno 3 ore la domenica .

Quarta settimana relax attivo uscite da un ora in settimana e 3 ore la domenica senza mai passare il 75% max 80% della soglia.

Importante l’ultima settimana per recuperare il corpo e la mente in prospettiva del prossimo mese …

Da 0 a 100 — Come prepararsi per affrontare un percorso di 100km in BDC partendo da zero. (Parte prima)

Con questo nuovo articolo voglio riunire un po tutta la mia esperienza a livello di preparazione.

Come ben sapete, molto spesso non ci si può allenare tanto, per via del lavoro, della famiglia e sopratutto i molti impegni che la vita di tutti giorni ci mette avanti.

Spesso mi é capitato di preparare un giro, sfruttando al massimo anche la più banale mezz’ora libera.

Partiamo dal presupposto, che per me l’allenamento non é solo una questione fisica ma sopratutto mentale, che non deve essere fatto solo di ripetute e allunghi a tutta, ma va calibrato bene in base allo sforzo che si vuol affrontare e in base alle proprie capacità .

Inizio col dire, che bisogna avere un obbiettivo, certamente raggiungibile, non cercate di arrivare sulla luna con la bici … la vedo dura …😎

La prima cosa in assoluto da fare dopo essersi posti l’obbiettivo, trovare del tempo in settimana da dedicare agli allenamenti.

Cosa non facile se non si é abituati ad allenarsi.

Ma noi, seduti al tavolino con un bel calendario iniziamo a schematizzare la settimana creando dei buchi liberi che sfrutteremo non solo per allenarci ma anche per rilassarci, leggere pulire la bici e tanto stretching.

E si avete letto bene STRETCHING.

Fondamentale per il nostro corpo, e per la riuscita del nostro obbiettivo .

In seguito vi mostrerò anche esercizi mirati per la bici .

Allora ci siamo, abbiamo un obbiettivo, che nel nostro caso sarà pedalare per 100km.

Abbiamo un po d tempo da dedicare allo sport e a noi.

Manca solo il mezzo … la nostra amica di viaggio .. la BICI.

Decidere con che tipo di bici affrontare un viaggio, dipende anche dal tempo che si vuole passare in sella ogni tappa.

Un tappa o un obbiettivo possono essere di alcune ore ma anche di giorni, per noi saranno ore e optiamo per una BDC (Bici Da Corsa)

In questo caso una BH G7 PRO.

Dopo averla fatta controllare da un meccanico e preparato tutto l’occorrente in caso di guasti, si può iniziare a pianificare il tutto.

Se non si ha esperienza Le prime uscite vanno organizzate in compagnia di gente esperta che ci può guidare, sulla postura ma anche sull’utilizzo dei rapporti.

Fondamentale sarà conoscere se stessi ed anche la bici con il suo utilizzo.

La fase iniziale é caratterizzata da giri blandi, che non superino le 2 ore.

Per almeno 3 settimane, cercando di uscire 3 volte compreso la domenica, in queste uscite sarà prevalente il lavoro agile, che non solo ci eviterà danni muscolari ma darà alle nostre gambe la rotondità.

Qsta la prima parte, seguitemi e nella seconda parte vi spiegherò percorsi ed allenamenti.

Cicloturismo Foggia – Salita di Rignano Garganico

Rignano Garganico, è un paesino della provincia di Foggia situato a 600 metri sul livello del mare una meta per tutti i ciclisti,

soprattutto per i ciclisti che usano la bici da strada.

Una salita percorribile in tutto il periodo dell’anno esposta al sole è completamente asfaltata.

si può raggiungere molto facilmente sia da Foggia che dei paesi limitrofi

Partendo da Foggia Non ci sono grandi difficoltà per raggiungerla quasi tutta Pianura

(allego le coordinate per poter raggiungere l’inizio della salita)

La salita inizia subito con un tratto di strada al 7% per quasi 800 m poi spiana e si stabilisce al 4/5 percento

Diversi tornanti ti portano sopra e ti fanno sembrare il paese molto vicino ma bisogna prima percorrere 13 km per raggiungere il paese

Verso il quarto chilometro c’è la possibilità di visitare una chiesa del decimo secolo

Fino al Settimo km le pendenze si stabiliscono dal 5 al 6% per poi raggiungere il 2 massimo 3 % per almeno 3 km

Solo nel finale da un altra impennata la strada, ma ormai ci siamo.

Salita affrontata anche nella 6 tappa del giro d’Italia 2019

Ecco un po di dettagli .

Ecco anche il link del video :

Dalla città al mare FOGGIA-VIESTE

Non credo che c’è giorno migliore per questo fantastico giro ….Sabato Santo.

Su e giù, passando per i santuari del Gargano.

Convento di San Matteo, Chiesa di Padre Pio e Basilica di San Michele Arcangelo.

Partenza da Foggia ed arrivo a Vieste 135 km .. 1850 mt dislivello.

Percorso da fare in una giornata o anche in due, per poter godere dello scenario e cogliere tutta l’aria mistica che si respira.

Da via Manfredonia, in direzione per Arpinova si percorre una strada poco trafficata che ci porta al bivio dove inizia la prima salita, Borgo Celano.

13 km con una pendenza media del 4%.Una salita molto particolare fatta in 3 settori, s’inizia con pochi tornanti, poi un bel tratto affacciato sul mare pieno di curve fino ad una stupenda Madonnina, protettrice dei viaggiatori.

Da qui in poi 5 km e si arriva al convento di San Matteo.

Entrare dentro ti trasporta in una dimensione sacra..

http://www.santuariosanmatteo.it

Su questo link potete trovare tutte le info.

Ora direzione San Giovanni, si va da Padre Pio.Si percorrono 10km e si arriva nella città del Beato, alberghi, ristoranti, chioschi e tanta gente fa da cornice ad una immensa chiesa ..Dove all’interno in questo periodo e sistemato il corpo di Padre Pio

Dopo una breve sosta si riprende a pedalare direzione Monte Sant’angelo, forse il tratto più impegnativo a livello mentale ..35 km che ti portano sotto la salita, sali scendi e poi leggera e continua salita nel vallone.

Una volta arrivati sotto la salita, si capisce subito che arrivare al Santuario non é poi così semplice, 2 soli tornanti e lunghi rettilinei, 6 km e quasi 400 mt di dislivello. La cosa bella, finita la salita difronte a noi ce questo stupendo Santuario.

Dopo aper fatto visita, si spacca il paese cercando la strada che porta a Mattinata, una strada tutta in discesa che ci fa respirare un po’, e ci fa godere di un panorama unico.

Arrivati a Mattinata é il momento giusto per rifornirsi, da qui mancano 40 km a Vieste, 20 di pura salita con una media del 3,5 %.

Senza un bar, senza una fontana e sopratutto pochissime macchine .

Armatevi di acqua sopratutto se siete in estate, salita esposta al sole e poco coperta .Non scende mai, se non dopo 20 km.

Arrivati in cima, nn bisogna cantar vittoria, a Vieste mancano 20 km, i primi 15 di discesa ma poi un continuo saliscendi fino al mare ..

Finalmente il mare,

finalmente la fatica é finita,

Ora meritato riposo…

Questo giro può essere affrontato anche in 2 giorni con sosta a San Giovanni, non necessita di molto allenamento ma di sicuro di tanta volontà. Le salite ci sono, i sali scendi anche, ma fatto con lo spirito giusto vi sembrerà molto più semplice.

Grazie per avermi seguito.

Dalla città al mare passando per i santuari del Gargano.

LOCANDINA PASQUA.jpg

Ci risiamo, pronti per festeggiare la Santa Pasqua in bici.

Risalire in sella con un nuovo progetto,

stile Zavattini … stile Spazio Bike…

Seguite il mio blog e restate aggiornati su tutte le novità.

Altimetria del percorso

LOCANDINA PASQUA altimetri.jpg

km totali 135

Dislivello 2128

Punto più alto 809 metri

Impresa in solitaria un anno dopo…

Mancavano poche ore alla partenza… Ricordo ancora quella strana sensazione… Una carica di adrenalina, che nello stesso tempo si trasformava in tensione…

La gente mi parlava, mi faceva domande, su cosa mi sarei portato da mangiare, sulle tappe, sulla bici..

Domende a cui rispondevo come se fosse un conto matematico… Due più due.. Quattro

Ero teso e preparato allo stesso tempo, non sapevo cosa mi aspettava…

Cercavo di non pensare al viaggio, non potevo fasciarmi la testa prima di partire, le ore passano in fretta… Ultimi controlli sulla bici, attrezzature, abbigliamento, e via cena e poi a dormire…

La mattina mi alzai presto come da tabella di marcia, e dopo aver fatto un abbondante colazione, mi sentivo pronto.. La tensione non era presente… Il mio obbiettivo era quello di raggiungere la mia prima meta. Montesilvano.

Tappa pesante per Via del vento contro.. Allietata per i primi 90 km da i mei amici Roberto e Maurizio..

2 forature ed un copertone tagliato. Pioggia incessante negli ultimi 60 km, ma dopo tutto questo, la prima tappa era stata portata al termine..

All’indomani ho cercato un negozio di bici per acquistare un copertone, che da li a poco sarebbe scoppiato..

Così è stato dopo neanche 50 km…

La mia seconda meta era Fano, dove li avrei trovato l’affetto di alcuni mie parenti, questo mi ha portato a spingere sui pedali recuperando un po’ di tempo, così da poterlo sfruttare con loro, tanta gente sul lungo mare… È il 14 agosto…

Fano la conosco bene ed in un attimo trovo il mio albergo per riposare e cenare.. Tutto a base di pesce 🐠.

Partenza del 3 giorno direzione Chioggia.. Tappa di 224 km..

Partito presto la mattina per vedere l’alba sul 🌊 mare..

Dopo i miei primi 20 km ho incontrato Giovanni che mi ha scortato fin quasi a Cervia… Grandissima persona che mi ha dato una mano in un piccolo incidente avuto sul percorso, ho rotto completamente il porta pacchi.

Colpa di un dosso preso troppo veloce, per un attimo ho pensato che fosse finito tutto, che avrei dovuto impacchettare la bici è tornare a casa..

Ma poi passato questo momento ho iniziato a cercare la soluzione che da li ad un attimo mi è venuta, e cercando a bordo strada ho trovato anche qualcosa che mi ha reso facile sistemarlo.. Via…. una volta sistemato il tutto si riparte direzione Chioggia… E il 15 di Agosto pochissima gente in giro..

E chi c’è mi vede passare guardandomi come uno strano.. A sapere da dove arrivo gli prende un colpo, e mi riempiono di complimenti. Che mi servono per sentire sempre meno la stanchezza… Chioggia è bellissima.. Relax fino alla mattina seguente …

Partenza verso Trento siamo alla 4 tappa..inizio a pedalare verso un bel paesino… Bassano del grappa.. Da lì in poi tutta ciclabile fino a Trento..

Quasi 90 km immerso in un bosco senza nessuna macchina e con la compagnia della pioggia, ma non importa Trento e lo Stelvio sono sempre più vicini.

Trento merita di essere visitata e così il riposo pre cena dura meno.. Un giro veloce, cena e poi subito a dormire… L’indomani sarebbe stata la tappa finale, la più aspettata, la più dura, la piu…

Quella notte è passata in fretta.. Era già mattina, colazione, un po’ di zuccheri e via… Ancora ciclabile, niente auto per chilometri e chilometri quasi a dimenticarti il rumore, lo smog, le preoccupazioni.

La fatica si sente ho già percorso 800 km ed il ritmo non è lo stesso dei primi 4 giorni, le gambe girano con poca scioltezza e la mia pedalata rotonda ormai non c’è quasi più…

Ma non ci penso, mi concentro sul mio obbiettivo giornaliero… LO STELVIO anzi SALIRE LO STELVIO,..

Le ore passano e ad una buona media percorro la ciclabile, incontrando chi la percorre per sport o per semplice passeggiata… Chioschi ogni 30 km dedicati solo ai ciclisti, dove puoi effettuare rifornimento o piccola manutenzione sulle bici..

Passano le ore e la media si abbassa per via delle salite che trovo sul percorso.. Mancano 30 km ai piedi dello Stelvio, decido di fare la mia ultima sosta, che non va molto bene per via di un incomprensione con la cameriera straniera, alla fine dopo circa mezz’ora mi porta solo un po’ di acqua e una Coca, da mangiare niente..

Vabbè ripartito in bici, mi porto ai piedi della montagna, da lì in poi inizia lo STELVIO.

chilometro dopo chilometro ripercorrono con la mente tutti quei giorni passati, la stanchezza è tantissima il dislivello anche, cerco di scorrere tutta l’energia positiva che la natura mi dà, per trasformarla in forza..

Non scende quasi mai sotto all 8%, non lo si può capire se nn lo fai.

Tutti i ciclisti dovrebbero farlo almeno una volta nella vita, si dice che salire lo Stelvio è come laurearsi…

Io ho salito il RE STELVIO partendo da Foggia..

Dalla mia città..

Fiero di qsta magnifica esperienza, ma sparatutto fiero di essere stato seguito non solo dagli amici, anche da tantissimi miei concittadini che a distanza di un anno, si complimentano ancora…

Grazie a tutti quelli che hanno contribuito a far sì che riuscissi nell’impresa e tutta la gente che anche solo con un click mi ha seguito!!! 🙏

2′ NOTTURNA SPAZIO BIKE

Per il secondo anno abbiamo deciso, un percorso diverso…

Un percorso che mescola qualche sali e scendi, con un po’ di salita.

Direzione ASCOLI SATRIANO, per un totale di 65 km ed un dislivello intorno ai 500mt, questo è stato il nostro percorso per la NOTTURNA.

Dalla mattina i preparativi, acqua, luci, pomodori per la bruschetta, melone, tutto per poter realizzare la pedalata sotto la luna.

Un gruppo di più o meno 15 persone, radunato avanti al mio negozio.. Luci già accese, tutti gasati, sono le 20e30, orario del raduno.

Si scherza sul percorso, su quello che può succedere e in fretta il tempo passa, sono le 21e10, arriva l’autista, il mio fido compagno Andrea (che ringrazio per la collaborazione), dopo una breve introduzione da parte mia sul rispetto del codice stradale si parte..

Direzione via Ascoli, i ciclisti abituati ad uscire con la luce, di sicuro avranno detto chi me l ha fatto fare, durante i primi chilometri..

Ma poi pian piano che la strada diventasse meno trafficata si sono liberati di quel peso, e secondo me hanno lasciato a casa anche un po’ di problemi e stress vario… Inizio a sentire le chiacchiere le risate e gli sfottò, tutto aumentato dalla musica portata in sella dal mitico Aldo Galano il simpatizzante dei bersaglieri…

Arrivati quasi ad Ascoli, inizia la salita che come si sa scorre nel DNA dei ciclisti e detto fatto il gruppetto si divide, l’aria non è freschissima, ed i ciclisti da subito sudati arrivano in piazza.. Accolti da una folla di gente del posto.. Tutti sorpresi da questo gesto folle.. Dopo un po’ di domande e di complimenti per l’organizzazione si riscende direzione Foggia…

Il ritorno accompagnati da un buon vento, é molto più breve, ma non solo gli occhi pian piano si sono anche abituati alla luce fioca della luna..

Arrivo al RIFUGIO DEL CICLISTA dove ci aspetta acqua, birra, bruschette e anguria . Tutto omaggiato dal organizzazione e dal RIFUGIO.

Volevo ringraziare a tutti i partecipanti ed anche a chi non ha potuto passare con noi questa serata, ma ci ha seguito tramite social..

Ci rivediamo il prossimo anno..

Grazie

Marco #zavattini

Gargano sui pedali 2018 grazie a tutti!!!!!

Mi è stato chiesto perché occupo del mio tempo ad organizzare giri per amatori

Mi è stato detto che dovrei dedicarmi agli agonisti

L’agonismo È una cosa stupenda correndo provi sensazioni che durante l’allenamento non avrai mai

Adrenalina che sale non senti il dolore, a tutta dal primo all’ultimo chilometro, ma non è solo questo ci si deve arrivare allenati Devi allenarti ore ore a ripetere gli stessi esercizi ripetute sfr scatti salite a tutta e poi anche alimentazione e nutrizione..

Una bella realtà che ti fa conoscere i tuoi limiti e che magari con qualche piccolo sacrificio ti porta anche a qualche bella soddisfazione…

Ma il mio tempo lo impiego per altro…

lo impiego per quelli che vanno piano

lo impiego per quelli che non guardano i watt in salita non contano le volte che si fermano

Lo impiego per quelli che la passione della bici li fa soffrire col sorriso

Gli fa affrontare salite o percorsi anche impegnativi ma con un pensiero positivo godendosi il mare la montagna e gli alberi che li circondano

Tutto diventano Armonia

Sì è vero si fatica di più perché si è poco allenati

Ma non importa hai l’amico che ti aspetta

hai la macchina con il rifornimento che ti aspetta

ti senti quasi un professionista scortato da un Ammiraglia che ti da conforto da mangiare ti passa la mantellina prima della discesa Questo non puoi farlo in gara in gara si pensa solo ad arrivare

Invece a me piacciono le persone che durante un percorso si fermano a farsi un selfie a guardare il panorama a fare due chiacchiere con un ciclista che magari Sta viaggiando per mesi e lo si incontra per caso durante il percorso

Questa è quella che mi piace organizzare

Magari con il supporto della famiglia che ti aspetta al mare per abbracciarti e farti sentire un vero campione

Voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato a

GARGANO SUI PEDALI

La mia contentezza e vedere i vostri volti dopo aver finito il giro stanchi ma soddisfatti

E soprattutto tutti i vincitori

Perché in fondo Gli ultimi saranno sempre i primi!!!

Grazie va anche a chi mi ha aiutato è supportato in tutto questo

ANDREA CASTRIOTTA

GRAZIE di vero cuore …

MARCO ZAVATTINI

Ciclogargano 2-3 Giugno 2018

Finalmente ci siamo.

Primo ciclo raduno sul Gargano targato spazio bike in collaborazione con Andrea Castriotta di Capitanata Sport e la Proloco di Vieste nella persona di Nicola ragno

Due giorni sul Gargano tra mare, monti e soprattutto pedalate.

Percorso di media difficoltà adatto a tutti i tipi di ciclisti, dal più giovane almeno giovane dal più allenato al meno allenato

Seguite sempre le pagine dedicate per avere tutte le info..

Prima gara di esordio Francesco 13 anni categoria primavera

In una giornata piena di sole e tanto vento il piccolo ma grande Francesco ha esordito Presentatosi puntuale al raduno da lontano un miglio si vedeva l’ansia che gli era addosso Quell’ansia che ti fa fare tutto quello che vuoi Ti fa andare contro il vento ti fa pedalare sempre più forte anche quando le gambe ti fanno male ti fa scalare salite irraggiungibili Percorso pianeggiante nel bosco dell’Incoronata, dopo un breve riscaldamento Francesco è partito insieme a tutti gli altri atleti Atleti che tutti i giorni vanno in bicicletta Ma che anche loro come Francesco hanno avuto la prima volta Gara di 20 km, per Francesco categoria primavera ne bastano 10.. Tanto vento è un percorso molto fangoso ma che Comunque non hanno fatto paura al nostro atleta Da lontano dell’ultimo chilometro vedo sbucare fuori una maglia arancione una maglia della FOVEA BIKE Francesco ha portato a termine la propria gara e subito dopo la linea di arrivo è passata tutta la stanchezza ha lo Stile del campioncino e subito una volta arrivato foto di rito con i parenti che erano lì ad aspettare con ansia che la sua ruota tagliasse il traguardo Un Grazie Francesco me l’ha dato anche a me che sono stato lì a dargli consigli su come poter affrontare questa giornata, già nei giorni precedenti ci siamo sentiti e sentivo la sua carica per questa nuova avventura Spero di poterti far pedalare ancora e trasmetterti la mia passione !!